Le abitudini dei consumatori si sa: cambiano e su internet questo accade con maggiore rapidità. Oggi che milioni di persone, prima di fare un acquisto, si orientano navigando in rete diventa sempre più importante il posizionamento nel motore di ricerca del sito web (soprattutto Google) e di conseguenza l'aggiornamento sulle tendenze dei consumatori. Qualcuno si domanderà qual è la relazione tra il posizionamento  del sito web e le le tendenze del consumatore.
Tutti sanno, o quasi tutti, che se un sito web di un'azienda non è presente nelle prime due o tre pagine dei motori di ricerca ogni giorno perde clienti. Per questo negli ultimi 2/3 anni si è scatenata una lotta tra aziende per conquistarsi più visibilità rispetto ai concorrenti. E a onor del vero c'è stato anche uno sforzo da parte delle aziende nel modo di comunicare e proporsi. Si è abbandonato l'approccio "Pagine Gialle" del chi sono e cosa vendo prestando maggiore attenzione alle esigenze del cliente, come informarlo, come conquistarne la fiducia. Insomma, non solo attenzione al posizionamento nel motore di ricerca del sito web, ma anche al modo di accogliere decentemente un utente. E allora? Non è sufficiente tutto ciò? Sembrerebbe di no e non siamo noi i soli a dirlo.
Chi fa un grosso lavoro con internet sta notando la rapidità con la quale il suo potenziale cliente cambia il modo di consultare i motori di ricerca. Se alcuni anni fa si digitavano parole elementari e per lo più univoche come: gratis, hotel, formazione, software ecc. oggi gli utenti si sono evoluti. Ad esempio per cercare un prodotto digitano il codice, per un hotel non solo la città ma la zona, per un master la tipologia ecc. La tendenza ad un uso sempre più frequente di parole composte sebbene offra una buona opportunità per fare business o trovare proprio un utente altamente profilato (tipo ristoranti di pesce a roma) aumenta notevolmente il lavoro nello sviluppo del sito. Profilare il cliente è ormai il sistema più efficace per fare business su internet. Non più visite generiche che portano visite rapidissime e inutili ma traffico di chi è effettivamente interessato ai prodotti e servizi che si vendono.
Tuttavia, come si diceva in precedenza, le chiavi di ricerca si modificano con una certa rapidità in relazione all'accresciuta capacità di navigare. Molti cominciano a pensare che la strategia vincente non è solo quella di posizionarsi con parole chiave sulle quali vi è una grande concorrenza ma interpretare le tendenze e tenersi al passo con i tempi. Sebbene sia ovvio per chiavi di ricerca in settori come quello dei prodotti hi-tech dove escono continuamente novità, il fenomeno si estende, in modo più o meno marcato, in tutti gli altri. Nella moda con i nuovi stilisti, nei viaggi con le nuove destinazioni, nella musica ecc. Ma non è finita qui. Sembra che alcuni inizino nelle chiavi di ricerca, non solo ad interpretare le tendenze degli utenti ma ad anticiparle chiedendosi "Cosa digiterà domani il mio potenziale cliente?". Vi sembra strano? Eppure oggi il business si fa anche in questo modo